Un documento estremamente importante per la storia della famiglia Carrabba è il Catasto Onciario del 1747 di Lanciano.
Con la prematura scomparsa del ricco mercante D. Rocco Tommaso Carrabba avvenuta nel 1719, il ramo Lancianese va in rovina, e perde quel lustro che l'aveva contraddistinto per secoli. I "cugini" di Napoli si approfittano della situazione ed estromettono i figli dal fedecommesso istruito nel 1655. La moglie del suddetto, ormai priva di fortuna, è costretta ad abbandonare la casa avita e ad ingegnarsi per istruire i figli - Domenico Antonio di anni 10, e Carlo di anni 8. Grandi furono i sacrifici di questa donna, che non potendo contare su nessun parente (era oriunda delle Marche), riuscì comunque a far sopravvivere i figli in dignitosa povertà. Il figlio Domenico Antonio dovette abbandonare gli studi, per essere messo a garzone presso un maestro ferraio ad imparare quella che diventerà la "nuova" professione della famiglia. (per secoli i Carrabba erano stati i primi Mercanti sartori della città) Il periodo buio di questo ramo durò circa sessant'anni; Sappiamo che grazie alla maestria e al fiuto per gli affari derivato dal patrimonio genetico familiare (nonchè allo sblocco di alcune mercanzie e a parte del fedecommesso), il M° Domenico Antonio nel 1781 "assegno in donazione" ai sui figli maschi una fortuna di 10.000 ducati! (Notaio Peschio)
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Andrea Tubili C. a.tubili#gmail.com Archivi
May 2023
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